Il mio primo telescopio: parte V – Accessori

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Avete letto le precedenti parti? Avete approfondito tramite i numerosi documenti online tutto quanto accennato fin’ora?

Bene, è arrivato il momento di valutare quanti accessori vengono forniti con l’acquisto del primo telescopio.

Direi che in prima analisi si renda necessario stabilire quali sono gli accessori piu “sensibili”, che possono aiutare ad optare per un prodotto o meno. Prima di addentrarci però in questo semplice articoletto, ritengo obbligatorio stabilire che quanto viene esposto qua deve essere un “corollario” delle valutazioni che avete fatto fin’ora; nel senso che è abbastanza scontato che se dovete scegliere tra un telescopio iper accessoriato ma qualitativamente scadente e un telescopio non molto accessoriato ma con ottiche eccezzionali, è abbastanza banale optare per la seconda configurazione.

Dunque, gli accessori importanti che possono aiutarci a prendere una scelta sono grosso modo due:

1) la disponibilità di raccordi fotografici al focheggiatore

2) la disponibilità del tanto utile cannocchiale polare

Raccordi Fotografici

Per quel che riguarda la disponibilità di raccordi fotografici, è bene capire al momento dell’acquisto se il telescopio viene fornito con filettature adatte all’utilizzo fotografico. Normalmente si intendono due tipi di fotografia (immagini: astrotrezzi.it) :

figura_3_61) In parallelo:  questa prevede il montaggio della macchina fotografica sugli anelli di tenuta del telescopio. In pratica, il telescopio fa solo da “supporto” alla macchina fotografica, la quale scatta foto con il proprio obbiettivo e in maniera totalmente indipendente. Il vantaggio di questo tipo di fotografia risiede nella possibilità di sfruttare il movimento della montatura motorizzata e quindi scattare foto con pose piu lunghe (fino a diverse decine di secondi o qualche minuto se l’allineamento polare è corretto). E’ utile ad esempio qualora si voglia fare una splendida foto alla via lattea o per fotografare oggetti del cielo particolarmente estesi, come la nebulosa nord-america o alcuni frammenti di via lattea in cui sono presenti oggetti interessanti (come le nebulose oscure). Ovviamente, sarà poi possibile aumentare la performance fotografica inserendo obbiettivi dedicati ma questo entra poi in discorsi fotografici piu complessi. Questo tipo di predisposizione consiste in una semplice “vite” posta sopra ad uno dei due anelli di tenuta e su cui va avvitata la macchina fotografica come in foto (credits: astrotrezzi.it ):

fuoco_diretto2) al fuoco diretto:  in questo caso, invece, si intende la disponibilità di un raccordo a vite posto sul focheggiatore con una filettatura apposita. Normalmente si trova con il nome di “filettato 42mm” o piu comodamente “filetto T2″. La foto si scatta posizionando la macchina reflex direttamente sul focheggiatore, mediante un anello T2 a baionetta che va a “sostituire” l’obbiettivo. L’anello ovviamente deve essere acquistato a parte in un negozio specifico e non viene mai fornito col telescopio in quanto ogni reflex monta una baionetta propria. Una volta acquistato l’anello, si toglie l’obbiettivo dalla macchina reflex, si applica l’anello a baionetta. Questo anello termina con una filettatura T2 e questo quindi va avvitato al raccordo T2 presente nel focheggiatore. Tutto l’insieme permette quindi di “assegnare” al telescopio il ruolo di obbiettivo della fotocamera, e quindi gli ingrandimenti e le caratteristiche dell’obbiettivo sono quelle del vostro telescopio (apertura, focale e rapporto f/ ). Un esempio, nella foto seguente (credits: astrotrezzi.it)

Inutile dire che il mondo fotografico è ampissimo, e ci sono un sacco di altre tecniche da valutare (ad esempio proiezione dell’oculare) ma non è il caso di anticipare altre tecniche: diciamo che nelle condizioni di vendita di un telescopio entry level, quando si legge “adatto all’astrofotografia”, bene o male sono presenti queste due predisposizioni: fuoco diretto (filettatura T2 al focheggiatore) e in parallelo (raccordo fotografico nell’anello di supporto del telescopio)

Il Cannocchiale Polare

Se state preferendo l’acquisto di una montatura equatoriale, è molto plausibile che tra gli accessori inseriti nelle condizioni di vendita, troviate il cannocchiale polare.

Il cannocchiale polare è un vero e proprio cannocchiale (monoculare) che si inserisce all’interno della montatura in un apposito foro che la attraversa completamente. Il cannocchiale polare va puntato sempre verso Nord, ovviamente verso la stella polare.

E’ importante che sia presente perchè grazie a questo si può migliorare di molto l’allineamento della montatura alla stella polare e quindi garantirsi un inseguimento efficace senza operare elaborate regolazioni. Sia chiaro che l’allineamento polare, facendo parte delle procedure di stazionamento di una montatura, rappresenta forse la parte piu importante di una serata di visualizzazione, specie se poi si vogliono scattare foto. Vi sono diversi tipi di allineamento possibili, alcuni si possono ottenere anche senza cannocchiale e forse sono anche piu precisi (ad esempio il complicato metodo “Bigourdan”) ma debbo ammettere che di primo acchito un buon cannocchiale polare permette una prossimità di allineamento accettabile e semplifica di molto il lavoro.

Quindi, siate molto felici se nel telescopio con montatura equatoriale che state acquistando è presente questo tipo di accessorio perchè quando lo saprete usare riuscirete a stazionare la vostra montatura in breve tempo e con sufficiente allineamento alla stella polare.

L’utilizzo è molto semplice, e farà parte di un articolo apposito quando parleremo di stazionamento della montatura. Intanto è giusto sapere innanzitutto come si prenseta il cannocchiale polare (credits image: http://astrolab.altervista.org):

polar_finder

Come vedete da voi, è un cannocchiale con alcuni riferimenti:

1) Big Dipper – sarebbe il grande carro

2) CAssiopea – sarebbe la costellazione di cassiopea

3) Polaris: è quel circolino all’interno del crocicchio.

Si utilizza cosi: si osserva a che punto si trova il grande carro nel cielo (fingiamo che si trovi nei pressi dell’orizzonte), e si osserva la corrispondenza con cassiopea. E’ necessario posizionare il “big dipper” esattamente come lo vedete nel cielo, nello stesso modo.

Fatto questo e verificata la corrispondenza piu o meno esatta tra le posizioni delle due costellazioni nel cielo e nel cannocchiale, dovreste spostare i registri della montatura fino a “inserire” la stella polare all’interno del circolino nel crocicchio. In questo modo avrete fatto un allineamento polare e siete pronti per inseguire gli oggetti.

Ora…racconterò le mie debàcle in tal senso, perchè ho cominciato senza avere una guida di riferimento e mi sono incartocciato spesso con questo benedetto allineamento..ma ad oggi posso dire che è molto semplice da effettuare e fornisce risultati di tutto rispetto.

Concludo questa serie di articoli con un piccolo sunto:

1) verificate che montatura vi viene offerta

2) verificate che ottica viene fornita di serie

3) considerate o meglio preferite montature che abbiano già una motorizzazione

4) valutate la presenza di cannocchiale polare e di eventuali raccordi fotografici.

A breve posterò come “appendice” a questo lavoro, la recensione del mio telescopio e le “oscure avventure” che mi ha regalato (nel bene e nel male)

Buon acquisto.